lunedì 21 marzo 2016

Ravioli di merluzzo al cacao con salsa agli spinaci e noci: gioie e imprevisti di una vita vissuta a mille

Non so se capiti anche a voi, ma a me succede di riuscire a trovare tempo proprio quando ne ho meno. Esattamente quando gli impegni si susseguono e si incastrano tra loro portando i miei emisferi cerebrali in modalità lobotomizzazione. Il fatto è che sono sempre mossa dalle emozioni. Quindi perché non organizzare una cena in pieno periodo di acquisto casa (con conseguente cantiere aperto, serate di lavoro raddoppiate, burocrazie inclementi)? E crederci, crederci fortemente, per poi fare i conti con la realtà dei fatti che mi vede sola a consumare la stessa cena (futili dettagli). Così, mentre pianifico i lavori del carpentiere e dell'idraulico, pensando che tutto dovrà essere perfetto per l'arrivo dell'elettricista, mentre cerco soluzioni affini alle richieste e preparo preventivi per clienti, mentre cerco il sanitario giusto e la rubinetteria perfetta, immagino un piatto, lo compongo mentalmente, mi procuro gli ingredienti e lo cucino. Ovviamente tutto in tempo per andare a vestire il nero della divisa. Ovviamente con il piacere di condividere una passione, un momento, un sorriso (futili dettagli).
La pasta al cacao, che ad oggi, oltre a costituire numero 3 razioni di pietanza nel congelatore, è stata gustata, in extremis, dal muratore (felice e incredulo di vivere una pausa pranzo con un piatto gourmet e una tartare di tonno!!!!!!), non è una novità nella mia cucina, seppur lo sia per questa pagina. A testimonianza del fatto che la cucina diversamente tradizionale è parte del mio dna e trova espressione da molto, molto tempo ^_^ Insomma, assaggiamo?

Ingredienti

Per la pasta
190 g di farina di khorasan
10 g di cacao amaro
2 uova
1 cucchiaio di latte vegetale

Per il ripieno
200 g di merluzzo fresco
100 g di latte di cocco
olio piccante
sale
noce moscata
1 cucchiaino di farina di limoni

Per la salsa
2 cespi di spinaci
1 cucchiaio di olio evo
50 g di latte di cocco
20 g di gherigli di noci
noce moscata
sale

Miscelate la farina con il cacao, quindi rompeteci dentro le uova e iniziate a impastare, aggiungendo, all'occorrenza, il latte vegetale.
Create un panetto morbido, avvolgetelo in un canovaccio pulito e lasciatelo riposare per almeno mezz'ora.
Pulite il merluzzo, eliminando le lische. Fatelo rosolare a fiamma bassa in padella, insieme all'olio piccante, al sale e alla noce moscata. Aggiungete, quindi la farina di limoni e il latte di cocco e fate cuocere fino a ridurre tutto in un composto sufficientemente asciutto. Schiacciate il merluzzo con una forchetta, in modo da sbriciolarlo perfettamente per utilizzarlo come farcitura.

Stendete la pasta in una sfoglia molto sottile (il più sottile possibile. Io l'ho mantenuta più spessa e ne ho pagato in cottura). Sistemate un cucchiaino di impasto su una parte di sfoglia e, con la restante, coprite tutto.
  Chiudete i ravioli accertandovi di fare uscire completamente l'aria tra le due sfoglie. Schiacciate bene i bordi, quindi tagliate i ravioli con un coppapasta della forma desiderata. Sistemateli su un tagliere e teneteli da parte. Portate ad ebollizione, nel frattempo, abbondante acqua salata.
Fate appassire le foglie degli spinaci, lavate bene, in una padella, con un po' di acqua e sale. Quando saranno morbide e piuttosto asciutte trasferitele in un boccale, unite la noce moscata, il latte di cocco e l'olio, quindi passate tutto con un frullatore ad immersione, fino a creare una crema vellutata.
Trasferite tutto in padella e lasciate andare a fiamma bassa, aggiungendo le noci sbriciolate.
Buttate i ravioli nell'acqua bollente e lasciateli cuocere per qualche minuto (il tempo dipenderà dallo spessore della sfoglia).
Create una base di salsa su un piatto da portata (o in ciascun piatto). Quando i ravioli saranno pronti scolateli e trasferiteli nel piatto. Conditeli con la restante salsa, unite altre noci spezzettate e servite. A piacere versate altro olio piccante.

Ed ora lasciatevi trasportare dall'incontro di sapori. Inconsueti. Delicati. Perfettamente armonizzati.

Un abbraccio di sorprendente bontà.

martedì 15 marzo 2016

Pollo al tè nero in crosta di mandorle con cavolini dorati: la sorprendente versatilità di ingredienti semplici

Lo confesso: ogni tanto che io mangio carne. Poca. Sempre meno. E quasi esclusivamente, se non esclusivamente, di pollo. Ho la mia ricetta pratica e veloce, per le volte in cui la coscetta salta in padella, ma talvolta sento la necessità di trasformare il piatto in qualcosa di diverso.
Amo il tè. Nero, e anche verde. Intenso. Profumato. Inizio a gustarlo dal profumo che sprigiona. L'idea di utilizzarlo in cucina mi ha intrigato da subito, esattamente dallo stesso istante in cui ho pensato di accostarlo al pollo. Così ecco che parte la sfida: ad infuso tiepido immergo la mia sovraccoscia e aspetto, aspetto, aspetto. La carne si intenerisce, prende un colore bruno. A questo punto la condisco a puntino e la inforno. E aspetto, aspetto, aspetto. L'assaggio è sempre il momento che preferisco: la fatidica prova del nove che mi mette a confronto con le mie aspettative. Aggiudicato, l'idea può prendersi il suo spazio e quindi..... parte la replica, documentata, di cui vi lascio i dettagli ^_^
Che l'assaggio 'ri'abbia inizio.

Ingredienti

1 sovraccoscia di pollo
10 cavolini di Bruxelles
1 bustina di tè nero
10 g di mandorle pelate
5 g di fiocchi d'avena
1 cucchiaino di amido di mais
paprika dolce
sale
pepe
olio extravergine di oliva

Portate ad ebollizione 200 ml di acqua e immergeteci la bustina di tè. Dopo tre minuti di infusione toglietela e lasciate raffreddare il liquido. Quando sarà poco meno che tiepido, immergeteci la sovraccoscia di pollo e lasciatela a riposo per almeno 6 ore. Volendo potrete sfruttare la notte ^_^
Mondate i cavolini di Bruxelles e sbollentateli per qualche minuto in acqua salata. Gettateli immediatamente nell'acqua ghiacciata, per fermare la cottura, e teneteli da parte.
Tritate grossolanamente le mandorle con i fiocchi d'avena e sistemate tutto su un foglio di carta assorbente.
Prelevate il pollo, sgocciolatelo e insaporitelo con la paprika dolce, il sale e il pepe. A questo punto massaggiatelo con l'amido di mais, quindi passatelo nella panatura di mandorle e avena.
   Coprite una teglia con della carta da forno. Ungetela leggermente, quindi adagiatevi il pollo.
Irrorate leggermente di olio i cavolini e poneteli accanto al pollo. Cospargeteli con la panatura rimasta e salate a piacere. Versate un filo di olio sulla sovraccoscia, quindi infornate a 200° e lasciate cuocere per 40 minuti, girando il pollo dopo mezz'ora circa, in modo da farlo dorare bene da entrambe le parti. Una volta che sarà croccante in superficie, sfornate e servite.
Tenero, morbido e umido, ma sfizioso nella sua crosticina di mandorle, con un contorno perfetto, seppur semplice e naturale. Insomma, come trasformare un semplice pollo in qualcosa che non sia banale.

Non vi rimane che assaporare, boccone per boccone, questa delicata meraviglia. Ricca e preziosa.



venerdì 11 marzo 2016

Chococookies al rosmarino con semi di canapa: quell'irresistibile richiamo ai sapori della genuinità

Non è un mistero che faccia ricorso a quintalate di cioccolato, in questo periodo. E' come un fedele amico: non manca mai, mi coccola, sa confortarmi, mi delizia, mi regala grandi sorrisi, mi stimola e mi dà la carica. E non mi tradisce (che di questi tempi..... ^_^). Compare ovunque, a qualsiasi ora del giorno, e mi diverto ad inserirlo nelle mie idee di dolcetti (e non solo.... ssssstt). Questa volta credo di essermi superata. Voglio dire: considerando che qui dentro non c'è traccia di qualsivoglia ingrediente che renda irresistibile un frollino e che, anzi, ci sono ingredienti salutari, ricchi e genuini, considerando che ho azzardato laddove gli stessi ingredienti salutari, ricchi e genuini mi hanno ispirato sapori audaci, questi cioccofrollini sono la fine del mondo. Ruvidi come piacciono a me, sanno assorbire aromi e sapori come pochi altri! Sono una chicca che tornerà presto a deliziare le mie colazioni. E ve li consiglio di gran cuore ^_^

Ingredienti

110 g di burro di arachidi salato (per me fatto in casa)
40 g di zucchero di canna integrale
 80 g di farina di mais fioretto
50 g di farina di segale Jurmano
35 g di semi di canapa
20 g di semi di sesamo
3 g di farina di limoni (1 cucchiaino abbondante)
140 g di cioccolato fondente
1 rametto di rosmarino

Montate con una frusta il burro di arachidi con lo zucchero, fino a creare una crema liscia. Aggiungete le farine, compresa quella di limoni e impastate.
Per ultimo aggiungete i semi di canapa e di sesamo e incorporateli bene all'impasto. Avvolgete tutto con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagno maria. Lavate il rametto di rosmarino e tritate finemente le foglioline. Unitele al cioccolato e mescolate bene. Versatene poco alla volta in uno stampo e lasciate solidificare in frigorifero. In alternativa, come ho fatto io, potrete stendere direttamente sui biscotti cotti uno strato di cioccolato.
Riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia spessa mezzo centimetro. Tagliatelo formando i biscotti e trasferite tutto su una teglia, coperta da carta forno.
Cuocete a 170° per 15 minuti, quindi sfornate e rivestite con il cioccolato (o adagiatevi sopra le cialde preparate in precedenza.
   Lasciate raffreddare completamente, quindi..... deliziatevi ^_^

Trovo che la canapa accolga molto bene il sapore del rosmarino e credo anche che il cioccolato incornici bene tutto. Insomma, per me è il frollino perfetto!

A voi la vostra sentenza!!

martedì 8 marzo 2016

Sigari di riso al radicchio tardivo e mango: la tenacia che porta al traguardo e sapori fuori dagli schemi

Ci sono esperimenti che riescono, con successo, al primo tentativo e esperimenti che partono con un tonfo più o meno eclatante. Per arrivare al risultato che vedete qui, il tonfo è stato deciso. Ma non tanto da farmi pensare che non valesse la pena riprovarci. E non a sufficienza per scoraggiarmi e abbandonare l'idea che quanto avessi in mente potesse trasformarsi in realtà.
Ho trovato e provato, un po' di tempo fa, le cialde di riso. Da quando non posso più utilizzare la pasta fillo, mia amata alleata, per un'intolleranza al frumento, mi sono sempre chiesta come avrei potuto ricreare quella sottile crosticina, sfiziosa e leggera. Ecco arrivata la risposta. Gli involtini sono sfiziosissimi, sia cotti al vapore, sul bambù, sia, come vi mostro in questi sigari, nella mia amata friggitrice ad aria calda. Il ripieno è lo stesso del primo tentativo, poi fallito. Tanto mi era piaciuto, così contrastante nei sapori e così maledettamente avvolgente che non ho potuto contenere l'audacia. Non so se sia un caso o se sia una inconscia consapevolezza, ma anche questa, come quasi tutto ciò che esce dalla mia cucina in questo periodo, segue i canoni vegani. Niente uova, niente latticini, niente carne. Ma il sapore è da togliere il fiato!!!

Ingredienti

3 cialde di riso
1 cespo di radicchio tardivo
1/4 di mango
porro
60 g di formaggio di riso integrale germogliato
10 g di semi di canapa
olio di olive taggiasche
sale
pepe
paprika affumicata
10 g di mandorle pelate

Bagnate un canovaccio pulito, strizzatelo molto bene e utilizzatelo per coprire, sopra e sotto, le cialde di riso. Lasciatele così per il tempo della preparazione del ripieno, in modo da farle ammorbidire bene.
Lavate le foglie del radicchio, quindi tagliatele a tocchetti. Fate imbiondire, in olio caldo, il porro tagliato a rondelle. Aggiungete il radicchio e lasciatelo cuocere a fiamma moderata. Tagliate il mango a cubetti, quindi aggiungetelo al radicchio.
  Unite sale, pepe, paprike e fate insaporire tutto. Quando la farcitura sarà morbida, aggiungete i semi di canapa e spegnete il fuoco. Tagliate il formaggio di riso a dadini, quindi unitelo al resto degli ingredienti e mescolate.
Prendete la prima sfoglia di riso, posate un terzo della farcitura su una parte del cerchio e piegate su se stesse le due parti laterali. Arrotolate il sigaro fino in fondo e tenete da parte.
Tritate le mandorle, grossolanamente, e tenetele da parte. Bagnate leggermente gli involtini, quindi passateli nelle mandorle, facendo aderire perfettamente la panatura. Irrorateli con un filo di olio.
Trasferiteli nel cestello della friggitrice ad aria calda (o su una teglia coperta da carta forno) e cuocete per i primi 25 minuti a 180°.
Trascorso questo tempo aumentate la temperatura a 200° e procedete per altri 5 minuti.

Quando saranno dorati estraeteli dal cestello (o dal forno) e trasferiteli su un piatto, insieme a del radicchio fresco.

Servite e.... innamoratevi ^_^ I sapori sono eclettici e invitanti, sotto la deliziosa crosticina di riso e mandorle.


Il ripieno morbido non richiede salse di accompagnamento, ma potrete divertirvi ad accompagnare questi deliziosi sigari con una crema di avocado, o una rubra piccantina. Insomma, la fantasia non ha limiti!!

A voi l'assaggio ^_^



venerdì 4 marzo 2016

Rolata di ceci farcita con spinaci e pesto di pomodori secchi: comunque vada, è procedere che conta

Consapevolezza. Presa di coscienza. Accettazione. E, soprattutto, determinazione. Perché, se non si arriva all'obiettivo per la strada prevista, non è certo un piano B a scoraggiare. Questo piatto, preciso, questo meraviglioso e sorprendente piatto, sarebbe dovuto potuto finire su carta. Quella carta [non farò nomi perché mi sembra di avere già fatto generosa pubblicità gratuita]. E non farò neanche polemica. Prendo atto di non essere all'altezza e volto pagina. In fondo a me interessa altro: mi interessa arrivare a voi, che venite qui a leggere, mi interessa persuadere circa l'importanza di un'alimentazione salutare, mi interessa raccontare il mio piacere nello sperimentare sapori nuovi e mi interessa condividerli. Comunque condividerli. Morivo dal desiderio di parlarvi dell'incontro di questi sapori e di quanto rappresentino una portata completa ed equilibrata. Di quanto, ancora una volta, la sfilza di senza non influenzi il piacere dell'assaggio.
Vidi questo polpettone qualche mese fa. La mitica mamma veg Michela mi sorprende sempre. Le dissi che mi sarebbe piaciuto provarlo, che gli spinaci dell'orto di mammà stavano giusto tentandomi ^_^ E allora ho iniziato ad elucubrare, intorno a quella meraviglia, fino ad arrivare a questa soluzione: una rolata. E la prova assaggio..... come faccio a spiegarla? Va sperimentata. Allora iniziate a mettere i ceci a mollo e passate a sbirciare i segreti ^_^

Ingredienti

Per la rolata
150 g di ceci secchi
350 g di zucca cruda pulita
50 g di fiocchi d'avena
15 g di pomodori secchi
15 g di capperi sotto sale
5 g di lievito alimentare in scaglie
1 cucchiaio raso di dado granulare di verdure (per me home made)

Per il pesto
30 g di pomodori secchi
50 g di mandorle pelate
1 rametto di rosmarino
10 foglie di salvia
un goccio di acqua calda

Per la farcitura
10 foglie di spinaci
dado vegetale granulare
pepe
1 cucchiaio di olio piccante

Per il contorno
3 mele renette
1 foglio di alga kombu
olio extravergine di oliva
sale rosa dell'Himalaya
zenzero in polvere
pepe

Mettete i ceci in ammollo per 12 ore, quindi fateli bollire per circa 2 ore, fino a quando saranno morbidi. Spegnete la fiamma e fate intiepidire. Se aveste voglia e tempo potrete eliminare la pellicina da ciascun cecio ^_^ Nel frattempo mettete in ammollo pomodori secchi e capperi, per almeno un'oretta.
Tagliate la zucca in fette sottili, salatela e fatela cuocere in forno a 200° per circa 40 minuti. Inseritela, quindi, in un boccale insieme ai ceci, a metà dei pomodori secchi scolati e strizzati, agli aghetti di rosmarino, al lievito alimentare, ai capperi sciacquati e al dado vegetale. Frullate tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. Unite i fiocchi d'avena e frullate ancora. Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete con del sale. Fate riposare l'impasto per almeno un'ora.
Lavate le foglie degli spinaci e farele cuocere a vapore per pochi minuti, in modo da ammorbidirle appena.
Inserite in un boccale i restanti pomodori secchi ben strizzati, le mandorle, il rosmarino e la salvia. Frullate bene. Aggiungete un po' di acqua calda e lavorate fino ad ottenere una crema vellutata. Lasciate in frigorifero per il tempo della preparazione.
Stendete l'impasto di ceci e zucca su un foglio di carta forno, formando un rettangolo di circa 40x30 cm, spesso circa 1 centimetro. Livellatelo bene. Ricoprite la superficie con il pesto di pomodori secchi, quindi adagiate le foglie degli spinaci. Spolverizzate con il dado vegetale, il pepe e un filo di olio piccante. Aiutandovi con la carta forno, arrotolate il lato più lungo della sfoglia. Avvolgete bene la rolata ottenuta con la carta forno, quindi lasciatela riposare in frigorifero per almeno un'ora, prima di cuocerla in forno, a 200°, per 30 minuti.
  
Nel frattempo sbucciate le mele renette e tagliatele a spicchi. Conditele con olio, sale, pepe e zenzero in polvere. Unite anche l'alga kombu tagliata a striscioline, mescolate bene e lasciate insaporire.
Sfornate la rolata e lasciatela intiepidire. Tagliatela, quindi, in fettine spesse un paio di centimetri. Sistemate, su una teglia, le mele e, nel mezzo, le fettine di rolata. Versate un filo d'olio evo e infornate, a 200°, per altri 20 minuti.
A questo punto sfornate e servite. Gustate la vostra vegrolata calda e inebriante ^_^
E preparatevi, perché finisce troppo in fretta!

martedì 1 marzo 2016

Sfogliette di cavolo verza ai semi di sesamo: una sana, corroborante e necessaria pausa di gusto

Distrarsi, talvolta, è tanto essenziale, quanto impossibile. Continuo a ripetermi "un respiro e tutto tornerà ad essere sotto controllo". Ma vivere in modalità sotto controllo ho imparato essere troppo monotono, per me. Un tempo sarei impazzita se non avessi avuto tutto etichettato nei miei pensieri, gli orari perfettamente programmati e gli impegni incastrati come il miglior tetris di sempre. Un tempo preparavo i post il giorno prima. Adesso non so neanche quando e se riuscirò a pubblicarli. Adesso vivo di momenti, istinti, imprevedibilità. Ma ho bisogno di questa mezz'ora di ossigeno. Ho bisogno di trovare quell'equilibrio che mi permetta di affrontare tutto con lucidità, senza annaspare. Ho bisogno della pace che la mia sana passione riesce a darmi.
Ricordate le chips di cavolo nero alla crema di anacardi? Nel momento in cui mi trovavo a spezzettare le foglie di cavolo mi chiedevo perché non provarci con qualche verdura dalla foglia più grande. Perché non provarci con la verza? E ci è voluto davvero poco per convincermi. Nonostante la mia pancia dimostri di non tollerare questa preziosa gemma, ci ho provato. Il risultato è sorprendente: croccante, sfizioso, curioso e ricco. Vale davvero la pena mettere in funzione l'essiccatore ^_^
Approfittate del finire della stagione per provarci e divertitevi ad offrire queste sfogliette ai vostri ospiti. Li sorprenderete senza riserve ^_^

Ingredienti

1 cavolo verza
50 g di olio di olive taggiasche
1 cucchiaio di lievito alimentare
1 cucchiaio di semi di sesamo
sale rosso
pepe
curcuma
noce moscata
paprika dolce

Sfogliate il cavolo verza ed eliminate la costa centrale dividendo la foglia in due. Sbollentate le foglie, per 30 secondi circa, in acqua, quindi adagiatele su un panno pulito, facendole asciugare completamente.
Nel frattempo preparate il condimento. Versate in una ciotola l'olio di olive taggiasche e unite tutti i sapori. Versate anche il lievito alimentare e i semi di sesamo. Mescolate bene.
Spennellate una parte di condimento su ciascuna foglia, quindi adagiatele sui ripiani dell'essiccatore.
Quando avrete finito accendete l'essiccatore a 50° e fatelo andare fino a quando le foglie saranno secche. Ci vorranno circa 5 ore.
Quando saranno pronte trasferitele in un contenitore e conservatele. Oppure servitele direttamente.
Arricchite da una buona salsina, o come accompagnamento ad un pasto, ma anche come snack, le sfogliette di cavolo verza sapranno conquistarvi al primo..... crunch ^_^

Sono sfiziose da togliere il fiato. E sane. E piacevoli.
Meritano.